Che cos'è la Benedizione del Grembo?
Si tratta di una meditazione collettiva proposta periodicamente e su scala mondiale dalla formatrice Miranda Gray, con l'intenzione di armonizzare le energie femminili.
Non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuto partecipare a un'iniziativa del genere perché, pur essendo una persona spirituale, sono molto razionale e tendenzialmente scettica. Se non vedo, sento o percepisco, non credo. Questo è stato uno di quei casi in cui l'esperienza è stata forte, mi ha dato un senso di benessere inatteso e sorprendente, tanto da convincermi a continuare. E questa illustrazione nasce proprio dopo una delle Benedizioni Mondiali del Grembo.
Come ho raccontato qui, per molti anni la mia attività di illustratrice è stata relegata ai ritagli di tempo, quando mi capitava di ricevere una commissione o voler partecipare a un concorso. Avevo perso l'abitudine di disegnare solo per il piacere il farlo.
Mesi fa, avevo appena concluso la visualizzazione della Benedizione Mondiale del Grembo, quando l'immagine che mi si era faticosamente formata nella testa (sono scarsa in visualizzazione, sarà per questo che non sono stata ammessa a Hogwarts) è rimasta lì, insistente. Se fossi stata Alice nel Paese delle Meraviglie, avrei potuto leggere chiaramente la didascalia: "Disegnami".
E allora, infischiandomene per una volta degli altri impegni (che sono sempre più urgenti di ciò che serve "solo" a noi stessi), ho iniziato a disegnare ciò che avevo visto. Il disegno a matita è venuto così, di getto, come anche l'idea di usare, per il primo strato di colore, un vecchio pennello da cipria, troppo scadente per il viso ma interessante da usare su carta.
Con quelle setole così fitte, ha aspirato un'intera vaschetta d'acqua colorata e, in un batter d'occhio, ha coperto tutta la superficie del foglio. In questa fase, ho cercato di concentrare il blu intorno alla figura umana, per non colorare troppo le tre sfere luminose, corrispondenti alla luna piena, al chakra del cuore e a quello della radice.
Il lupo-umarell controlla come procede il lavoro. |
Il colore steso col pennellone ci ha messo un bel po' ad asciugarsi del tutto; era fine febbraio e il clima non aiutava. Così, ho proseguito nell'illustrazione poco per volta, quando potevo, quando sentivo il bisogno di concedermi anche solo cinque minuti di colore. In fondo, non avevo nessuna fretta.
L'acquerello può essere una tecnica immediata o molto lenta, quasi meditativa.
Quale sia il mio approccio... forse è facile intuirlo. Ho più DNA in comune coi bradipi, che con gli scimpanzé.
A un certo punto, la carta non ne ha potuto più di strati di colore: ha iniziato a fare le macchie e quasi a macerarsi. Forse non era un granché. Ma è stato utile anche questo, per dire a un certo punto: basta così.
Ho riposto gli acquerelli e preso le matite colorate, per definire i contorni e completare i piccoli dettagli con precisione. Qualche tocco di acrilico bianco è servito a illuminare i frutti rossi, nati dal grembo della donna, e il mare e il cielo che ha dentro.
Per saperne di più sulla Benedizione Mondiale del Grembo, si può leggere questo link o rivolgersi a una Moon Mother, come Ilaria Ruggeri.
Materiali utilizzati:
- Carta sconosciuta. Uno dei diversi fogli sciolti che conservo in una cartellina;
- Acquerelli Winsor & Newton;
- Pennelli tondi Winsor & Newton medio e piccolo, e Da Vinci n. 8 e n. 1, per i dettagli in acrilico;
- Matite colorate extra-morbide: Karisma Colour Pencils;
- Matite colorate dure: Caran D'Ache Prismalo I Aquarelle;
- Acrilico Maimeri Polycolor 018 - bianco di titanio;
- Le basi: matita HB, temperino, gomma e gommapane;
- Tocco di classe: vecchio pennello da cipria.
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