Buon Solstizio d'Inverno e buon #lunedìacolori! Dopo aver visto il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, il blu e il viola, oggi parla del BIANCO in casa.
Per la maggior parte delle persone, i muri bianchi sono la soluzione più semplice. Del resto, la parola “imbianchino” parla chiaro: è questa la tinta più usata. In passato, nelle abitazioni modeste, una mano di calce bianca sui muri faceva parte delle grandi pulizie di primavera. E anche nelle case molto colorate c’è almeno una superficie bianchissima: il soffitto. Otticamente, infatti, il soffitto bianco amplia una stanza e la fa sembrare più alta. Soffitto e pareti bianche, magari con qualche specchio, sono una combinazione strategica per ambienti molto piccoli e bui.
Foto dal sito inthemoodfordesign.eu |
Tuttavia c’è da considerare che il bianco, dal punto di vista energetico, "appiattisce" un ambiente; trovo anche indicativa la diceria secondo cui è amato da chi è indeciso e da chi cerca – invano – di accontentare tutti. Neanche in termini di praticità è la scelta migliore, perché si sporca facilmente. Inoltre, come ogni altro colore, è disponibile in molte sfumature e non è detto che tutte vadano bene per abbellire un interno; ci sono bianchi più o meno puri, più caldi o più freddi, pensiamo all’avorio (che ha una punta di giallo-arancio), all’alabastro (con un tocco di rosa) o al bianco perla (con un velo di grigio). Ciascuno di essi può compensare l’assenza di luce, armonizzarsi con i colori dei tessuti, valorizzare l’arredamento oppure rendere l’insieme impersonale e “arrangiato”. Che gli indecisi lo sappiano: scegliere il bianco giusto è come scegliere un qualsiasi altro colore!
Foto dal sito h_l2sanpiero.com |
Un ambiente tutto bianco, pareti e mobili, risulta astratto, e più il bianco è puro, più l’effetto è straniante, addirittura angosciante. Gli stili di arredamento più in voga negli ultimi anni usano abbondantemente il bianco, associandolo o ai colori naturali di legno, pietra e piante (tante piante!), a colori neutri come il grigio, combinazione raffinata in un ambiente con grandi vetrate, molto meno invece se la stanza non è naturalmente luminosa. Molto sfruttato anche l'abbinamento ad accenti di colore vivo, o a toni pastello che, accanto al bianco, acquistano consistenza.
Come abbiamo visto nel post precedente, il bianco cambia valenza a seconda dei colori e alle forme a cui lo si affianca, mantenendo però il suo potere "neutralizzante". Così, nello stile shabby chic, tanto in voga fino a qualche tempo fa, rende meno pesante l’insieme decorato con pizzi, cornici e soprammobili; nello stile scandinavo, esalta la pulizia delle linee e rende il tutto ancora più minimalista e “zen”.
Foto dal sito home-designing.com |
Dato che il bianco comunica purezza, quindi pulizia e igiene, i posti più tipici in cui trovarlo sono il bagno (sanitari e piastrelle) e la cucina. Oggi, come detto, viene usato un po' ovunque e si presta a essere accostato ad altri colori, accentuandone le caratteristiche. Bianco e nero rendono un ambiente moderno e deciso; bianco e giallo intenso stimolano le attività cerebrali e sono quindi perfetti per uno studio; bianco e colori del mare rendono una stanza fresca e riposante. A proposito di mare: il bianco, che riflette così bene la luce del sole, è tipico delle case di molte località costiere, basti pensare alle abitazioni greche. Lì non è necessario un grande studio, per accostare il bianco ai colori giusti, ci pensa la natura.
A te piace il bianco in casa? A me, lo confesso, non molto. Vivendo in città e non al mare, preferisco una casa colorata, nella quale il bianco è limitato al soffitto e ai mobili (che comunque mi piacerebbero più un bianco e legno, che bianco e basta). Se ti va, fammi sapere che ne pensi nei commenti. E appuntamento al prossimo lunedì, con la terza e ultima puntata bianca!
Nessun commento:
Posta un commento